mistermasetti

Carico di Lavoro



Sarei quindi portato a pormi altre domande e tenderei ad utilizzare parametri oggettivi (nulla di trascendentale), per capire se si sta lavorando nella giusta direzione per raggiungere l'obiettivo che ci siamo proposti.

Cosi come ho scritto nel mio libro"Front Sight" (pag. 35 versione Italiana) io utilizzo un metodo che mi ha dato buoni risultati e che ha trovato quasi sempre il gradimento degli atleti.

Premetto che, per le leggi generali della metodologia dell'allenamento c'e' necessita' di una progressivita' e gradualita' dell'aumento del carico di lavoro, e che questo aumento non puo' prescindere da una buona preparazione fisica al fine di evitare fastidiosi problemi muscolari o osteo-articolari.
La base di partenza consiste nel rispondere alla domanda: quanti colpi riesco a tirare in una seduta di allenamento senza perdere un buon livello di concentrazione o senza crollare fisicamente?
Questo "numero", quindi la quantita', che sara' ovviamente diverso per ogni singolo atleta, sara' la base per impostare il giusto carico di lavoro.
Quindi la "periodizzazione" del lavoro da svolgere dovra' avere come punto di riferimento proprio quel valore, che dovra' essere migliorato gradualmente.
E attenzione a non esagerare specie con i giovani tiratori: ho visto tabelle di carichi di lavoro per tiratori junior difficili da sostenere anche per un professionista senior.
I risultati numerici in gara, in una prima fase potrebbero essere esaltanti, ma potrebbero portare ad un esaurimento precoce anche della carriera del tiratore (esistono statistiche che evidenziano che quasi il 50% degli atleti che sono andati a podio agli YOG-Youth Olympic Games hanno addirittura abbandonato l'attivita' agonistica).

Poi occorre considerare la qualita' dell'allenamento.
Un conto e' andare sulla linea di tiro per verificare "se sono capace di fare tanti 10", ed un conto e' concentrarci su esercizi ed obiettivi specifici di miglioramento delle prestazioni.
Per fare questo, occorrera' svolgere delle attivita' strutturate per migliorare la tecnica in modo deliberato e consapevole.
Quindi occorrera' verificare se si e' veramente motivati a migliorare le prestazioni, perche' ci si dovra' impegnare continuamente per crescere.
Confrontandosi poi con il lavoro pregresso, si dovrebbe capire se si sta lavorando bene e se si sta migliorando la tecnica.
L'esecuzione ripetuta di compiti simili servira' anche ad aumentare l'autoconsapevolezza.
Se si ha un allenatore, sarebbe cosa ottima confrontarsi con lui per conoscere le sue impressioni "dall'esterno".

 

 

 


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Marco Masetti

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