mistermasetti

Il Discorso interno del Tiratore - Seconda parte



(Il Dialogo Interno...continua)

Riconoscere anche durante l'allenamento di avere sbagliato, e' una cosa molto importante. Non fallire mai porta a non sviluppare la paura di fallire: chi non corre mai il rischio di sbagliare non impara ad affrontare tale paura.
Tutto cio', fa parte dell'allenamento psicologico.

Differenza di atteggiamento mentale tra allenamento e gara:
Gara
   - previsione sui risultati
   - nessuna possibilita' di ripetere un brutto colpo
Allenamento
   - nessuna previsione sul risultato
   - ripetizione di tiri sbagliati


L'allenamento pero' non si deve limitare solamente alla "previsione del risultato" o alla "condizione di non ripetere i tiri falliti": per migliorare la tecnica e' infetti necessario avere la possibilita' di sparare liberamente!

Come stiamo gia' facendo, dopo un allenamento di carattere generale, utilizzare moduli che prevedano serie di colpi per raggiungere un certo punteggio, ma raggiungerli anche in un determinato tempo, e' molto utile.
Non trova unanimita' di consensi il fatto di terminare sempre un allenamento con una esperienza positiva. A volte puo' essere utile anche terminare con una esperienza negativa, per lasciare poi il tempo all'atleta di riflettere ed analizzare gli errori commessi, e vedere se al rientro ha acquisito maggiore grinta per cercare di migliorare.
Il nostro scopo e' quello di imparare delle strategie che ci rendano stabili e capaci di sviluppare le potenzialita' reali. Un allenamento psicologico e mentale non e' in grado di fare di un topo un elefante, ma ha lo scopo di fornire la possibilita' all'individuo di fare sempre cio' che sa fare, di rendere in ogni circostanza al 100%.

Durante l'allenamento, il tiratore costruisce delle immagini di se' stesso e della situazione nettamente differenti da quelle che crea durante la gara.
Il cambiamento principale dall'allenamento alla gara non avviene quindi in campo fisico (materiale, attrezzatura, stato di salute) ma avviene nelle funzioni mentali.
Stiamo allora parlando di processi che si sviluppano nella psiche in quanto qualsiasi movimento o azione fisica dipende direttamente dalle elaborazioni mentali e dalle informazioni che il cervello percepisce ed elabora. Pensiamo ad esempio al problema dello stress: esso e' sempre conseguenza della elaborazione di informazioni, non nasce direttamente dalle situazioni. Lo stress nasce solo dopo che la mente umana ha valutato la situazione e l'ha considerata rischiosa o pericolosa.

Concentrarsi solo su se' stessi sia in allenamento che in gara:
 - Gli avversari non esistono
 - Non ci si deve preoccupare di cio' che ci sta intorno
 - La propria prestazione deve essere eseguita al massimo delle proprie possibilita'

Chi desidera che le proprie azioni ed i propri movimenti risultino efficienti, deve fare si che i suoi processi mentali siano altrettanto efficienti.
L'analogia dell'automobile e dell'uomo, rappresenta bene cio' che si intende: il cambio rappresenta cio' che succede nella psiche, il motore invece rappresenta i movimenti e le singole azioni. Se i due sistemi non vengono sincronizzati vi saranno sicuramente dei disturbi, delle incongruenze, proprio come negli ingranaggi delle automobili che sono oggetto di un forte attrito.

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Marco Masetti

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